“Fare”
autocostruzione significa partecipare attivamente e condividere
un processo di produzione dell’alloggio, nel quale
i futuri proprietari sono direttamente e materialmente impegnati
nella edificazione delle proprie abitazioni. Gli autocostruttori
sono strutturati in un Gruppo organizzato
e diretto nei lavori da personale professionale esperto
ed accreditato.
L’autocostruzione assistita raccoglie l’eredità
antica di cui sono portatori tanti nuclei familiari che
nel nostro paese sceglievano (e continuano a scegliere ancora
oggi), per contenere i costi di costruzione, di realizzare
la casa con il proprio lavoro, mettendo a disposizione il
tempo libero e le
loro capacità manuali. Oggi l'autocostruzione presenta
il valore aggiunto di un processo produttivo dell'alloggio
che diviene una pratica edilizia industrializzata che utilizza
innovative modalità, materiali e tecnologie costruttive
ed una avanzata regia tecnica. Anche per questi motivi il
prodotto architettonico scaturito dal "Fare" autocostruzione
si inserisce a pieno titolo nel mercato dell'abitazione,
in quanto implica un significativo apporto di conoscenze,
professionalità, metodologie, modalità e certificazioni
nel corso dell’intero processo edificatorio, tali
per cui il prodotto finale è in grado di soddisfare
non solo tutti i requisiti legislativi ed amministrativi
richiesti ad un tradizionale iter edificativo, ma al tempo
stesso anche quelli estetici e di qualità, scardinando
inoltre la spirale del prezzo del mattone, dimostrando che
è possibile costruire a prezzi contenuti.
La gratuità della manodopera. Autocostruzione totale
e parziale
Il principale elemento che caratterizza l’autocostruzione
assistita è la partecipazione associata dei futuri
proprietari delle abitazioni e dei loro familiari nell’intero
ciclo edilizio. Per contenere i costi di costruzione e quindi
il prezzo finale della case, gli autocostruttori sottoscrivono
un Patto
che li impegna a "regalare" al progetto la propria
opera manuale per un monte ore settimanale, fino alla conclusione
dei lavori; parimenti, le ore di lavoro degli autocostruttori
hanno anche un valore economico; per questo motivo, se le
ore spese per l’autocostruzione si traducono e vengono
computate in controvalore economico, è indubbio che
la valutazione di mercato delle case sarà di molto
superiore al costo sostenuto per la loro realizzazione.A
seconda del progetto edilizio ideato, dei materiali utilizzati
per la costruzione (prefabbricati, legno, strutture autoportanti,
ecc.) e delle scelte condivise tra Regia tecnica ed autocostruttori,
le diverse fasi edificative di un cantiere in autocostruzione
possono vedere coinvolti i futuri proprietari in maniera
totale o in maniera parziale, esternalizzando alcuni fasi,
stabilendo a priori o in itinere di appaltare una serie
di operazioni costruttive. La scelta rispetto al coinvolgimento
totale o parziale degli autocostruttori tiene conto sia
delle problematicità e della complessità delle
diverse fasi costruttive, sia delle variabili tempo e costi,
fondamentali in un cantiere di autocostruzione, dove è
sì fondamentale contenere le spese, ma è altrettanto
fondamentale controllare i tempi di costruzione. Infatti,
un ciclo produttivo che deve fare affidamento unicamente
sull’apporto manuale degli autocostruttori (senza
il ricorso ad appalti) può da una parte portare ad
un eccessivo allungamento dei tempi di cantiere e, dall’altra,
rischiare di far compiere delle operazioni troppo sofisticate
a soggetti non in possesso delle necessarie competenze,
questo anche a detrimento della qualità costruttiva.
Così, già in fase di progettazione, la Regia
tecnica può decidere quali operazioni affidare in
maniera completa agli autocostruttori e quali invece prevedano
un loro coinvolgimento parziale, impiegandoli unicamente
come manovali.
IL PROGETTO VERRA’ INIZIATO CON UNA MANIFESTAZIONE
D’INTERESSE DELLA COMUNITA’ PE RINDIVIDUARE
IL REALE FABBISOGNO |